E' da tempo che non scrivo in italiano, forse perche' conoscendone i mostri sacri ho sempre avuto quel timore reverenziale che in altri contesti letterari non ha mai fatto capolino. Quest'italiano, che per vicissitudini private fortunatamente padroneggio con buoni risultati, e' tornato in queste ore ad impossessarsi di qualche modesto verso che lascio giudicare a voi, invisibili lettori.
L'abbraccio è corsaro,
a vele spiegate. Rotta ignota
non plagiata da correnti.
Sorella o fratello,
per sempre ermafrodita.
L'abbraccio è sangue
d'un aneurisma benigno
per lo più vagante.
Un respiro sconosciuto,
indecifrabile ossigeno.
L'abbraccio è tornare
all'importanza del tempo
quando duravano le parole.
Perchè oltre le parole
non c'è nulla che viva.
Le miglia non contano.
L'illusione è invincibile.
Una bella poesia, senz'altro. Complimenti!
OdgovoriIzbrišiInteressanti questi versi:
"L'abbraccio è tornare / all'importanza del tempo / quando duravano le parole."
Li comparto con emozione.
Saluti cordiali da Barcellona, in un'altra sponda, lontana ma sempre vicina, del comune Mediterraneo.
Albert